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Intelligenza emotiva

26/02/2021

Da sempre, quando si parla di intelligenza tendiamo ad associarla alla capacità di risolvere i problemi, di ragionare logicamente, di intuire collegamenti tra idee diverse, di capire i vari aspetti di un problema e di avere un atteggiamento mentale flessibile. Fin dai primi anni di scuola infatti siamo stati abituati a definire intelligenti i bambini che, prima degli altri, trovavano il risultato di una complicata operazione matematica o che risolvevano più velocemente compiti di tipo logico. Questo perché quando parliamo di intelligenza sottintendiamo quella razionale. Ma esiste anche un altro tipo di intelligenza ovvero quella emotiva.
Daniel Goleman, docente ad Harvard e autore del libro Intelligenza emotiva ci spiega come secondo lui l’intelligenza emotiva, nella vita dell’uomo, sia fondamentale. Egli descrive l’intelligenza emotiva come l’insieme di determinate capacità quali:
- la gestione del sé, che concerne l'autocontrollo nel riuscire a gestire le emozioni forti e i turbamenti al fine di incanalarli verso fini costruttivi;

- l'empatia, ossia la capacità di percepire e riconoscere i sentimenti degli altri, di sintonizzarsi emotivamente con loro e adottare la loro prospettiva;

- la motivazione, ossia la capacità di guidare e spronare se stessi al raggiungimento dei propri obiettivi, diventando artefici del proprio cambiamento;

- le abilità sociali, ossia saper leggere accuratamente le situazioni sociali in modo da trattare con efficacia le interazioni, i conflitti, i problemi comunicativi.

Tutte queste componenti ci permettono di rimanere sempre in contatto con il nostro mondo interiore.  Inoltre costituiscono l’essenza del successo dei rapporti interpersonali, dell’abilità di leggere le reazioni e i sentimenti altrui.
Queste capacità sono sempre più apprezzate in ambito lavorativo. Le aziende più all’avanguardia non sono quelle che si concentrano unicamente sul voto di diploma o di laurea bensì sondano i vari ambiti in cui un giovane riesce ad orientarsi.
 

Ma perché è così importante in ambito lavorativo? Cosa permette di fare?  

- Essere più consapevoli dei nostri sentimenti Saperli controllare, evitando stress

- Essere più flessibili e propensi al cambiamento

- Essere più equilibrati, meno tendenti a tempeste emozionali  

- Creare un ambiente lavorativo produttivo e efficiente

- Sapere lavorare in team

- Relazionarsi meglio con i nostri colleghi

- Avere maggiore capacità di leadership

- Riuscire a concentrarsi nel lavoro, escludendo le distrazioni

Occorre sapersi rapportare con gli altri in maniera flessibile, con spirito ottimistico e di adattamento. Questo clima di fiducia e alleanza non solo ci permette di affrontare con maggior positività i nostri compiti, ma anche di ottimizzare tempi e processi esecutivi, arricchendo i nostri talenti con quelli altrui, grazie all’aiuto reciproco. Non a caso, infatti, l’intelligenza emotiva è considerata una delle 10 soft skills più richieste ai candidati durante i colloqui di lavoro.

Come la scuola prevede l’insegnamento delle nozioni di matematica o di disegno negli ultimi anni è stato ritenuto opportuno iniziare ad avvicinare i bambini alle capacità che sviluppano l’intelligenza emotiva. Sono stati dunque proposti diversi programmi per migliorare le abilità emotive sia di studenti che di insegnanti.

La CASEL (Collaborative for Academic, Social, and Emotional Learning) descrive due programmi: Il primo programma è il workshop sull’Intelligenza Emotiva per gli insegnanti. Esso ha come obiettivo quello di fornire agli insegnanti le risorse per creare un ambiente scolastico sicuro, soddisfacente, attento e produttivo e alcune strategie di coping per la gestione dello stress.

Il workshop fornisce agli insegnanti informazioni approfondite sulle quattro abilità dell’intelligenza emotiva: percezione, uso, comprensione e gestione delle emozioni.

Il secondo programma riguarda l’alfabetizzazione emotiva per gli studenti. L’alfabetizzazione permette di promuovere le abilità sociali degli studenti, migliorando la consapevolezza di loro stessi e degli altri, l’empatia e una sana comunicazione.

L’obiettivo di tutto questo è l’equilibrio: il raggiungimento dell’equilibrio tra intelligenza emotiva e intelligenza razionale è un piccolo grande passo verso il successo.

Sitografia
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Intelligenza emotiva: cosa e come svilupparla
- Daniel Goleman, intelligenza emotiva
- Intelligenza emotiva
- Migliorare la propria carriera: l'importanza dell'intelligenza emotiva
- Intelligenza emotiva: perché è importante e come migliorarla a scuola