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Alla ricerca della felicità

22/07/2021

La felicità è uno stato emotivo caratterizzato da sentimenti di gioia, soddisfazione e appagamento. È uno stato interno che tende a concentrarsi sui sentimenti personali dell’individuo riguardo alla sua vita nel presente e due sono le componenti chiave della felicità:

- l'equilibrio delle emozioni - le persone felici, infatti, provano l'intera gamma di emozioni, positive e negative, ma anche di fronte al disagio hanno un profondo senso di ottimismo e di resilienza;
- soddisfazione di vita - questo si riferisce a quanto ci sentiamo soddisfatte delle diverse aree della nostra vita, comprese le relazioni, il lavoro, la crescita personale e altre cose che consideriamo importanti.

Mettendo insieme le varie teorie e ricerche, sappiamo che ci sono alcuni fattori che contribuiscono al realizzarsi della felicità e che possiamo così riassumere: le circostanze, il patrimonio genetico e le abilità cognitive e comportamentali di ognuno. 

E proprio per questo motivo, la felicità è una capacità che si può accrescere con la pratica! Per sentirti più felice, il metodo più efficace è riconoscere ciò che per te è importante e ti fa sentire bene, e così lavorarci affinché tu possa migliorare queste esperienze. 

È importante avere cura del proprio senso di felicità e saperlo coltivare, non solo per vivere meglio la quotidianità ma anche perché la felicità non riguarda solo te ma stimola un circolo virtuoso capace di produrre benefici anche per le persone che ci stanno intorno: quando ti senti bene, ti senti anche più produttiva, creativa e attiva; trovi più appagamento nelle relazioni e ti ci impegni di più; ti senti anche più bendisposta nei confronti degli altri…

Oltre a questo, come abbiamo già potuto vedere negli episodi precedenti della rubrica, la felicità come stato emotivo positivo ci aiuta anche a rafforzare la nostra salute psicofisica generale. In effetti, le ricerche mostrano che le persone felici sono anche persone sane, perché tendenzialmente mostrano una minore incidenza di malattie cardiovascolari e un recupero più veloce, hanno un sistema immunitario più forte, è più probabile che seguano uno stile di vita sano e attivo e vivono più a lungo.

Lo sappiamo che ci sono persone naturalmente più ottimiste, allegre ed estroverse di altre, ma ci sono cose che puoi fare per coltivare il tuo senso di felicità:

- persegui obiettivi intrinseci, in particolare quelli incentrati sulla crescita personale e sulla comunità, ossia scopi che ti scaldano il cuore e ti fanno sentire soddisfatta e in equilibrio con te stessa e gli altri;
- gustati il momento, usa tutti i sensi, presta attenzione ai dettagli e condividi il piacere;
- ridefinisci i pensieri negativi, prendendo la giusta distanza da un problema, saprai inquadrarlo in una nuova prospettiva, aumentando la tua resilienza e diventando più ottimista;
- fa’ nuove esperienze
- aiuta gli altri
- coltiva amicizie e relazioni…

Le relazioni, soprattutto, sembrano essere l’elemento più importante nello stimolare un più alto livello di felicità. Quindi, ti proponiamo un esercizio.
"La felicità è reale solo quando condivisa": si conclude con questa riflessione il viaggio del protagonista di "Into the wild" dopo settimane di isolamento completo. 
A volte dei gesti molto semplici possono far felici altre persone. Pensa a qualcosa che puoi fare, in questo momento, per far felice qualcuno, vicino o lontano, e fallo. 
Come ti fa sentire? E cosa si può imparare da questo tipo di esercizio?

• Csikszentmihalyi, M. (1990). Flow: The psychology of optimal experience. New York, NY: Harper & Row.
• Kristof?Brown, A. L., Zimmerman, R. D., & Johnson, E. C. (2005). Consequences of individuals’ fit at work: A meta?analysis of person-job, person-organization, person-group, and person-supervisor fit. Personnel Psychology, 58(2), 281-342.
• Feather, N. T. (1992). Values, valences, expectations, and actions. Journal of Social Issues, 48(2), 109–124.
• Moss, J. (2012). Aristotle on the apparent good: Perception, phantasia, thought, and desire. Oxford, UK: Oxford University Press.
• Ryan, R. M., & Deci, E. L. (2008). Self-determination theory and the role of basic psychological needs in personality and the organization of behavior. In O. P. John, R. W. Robins, & L. A. Pervin (Eds.), Handbook of personality: Theory and research (p. 654–678). New York, NY: The Guilford Press.
• Sansone, R. A., & Sansone, L. A. (2010). Gratitude and well being. Psychiatry, 7(11), 18-22.